5 cose che devi sapere su Yes I Start Up - 5 cose che devi sapere su Yes I Start Up
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5 cose che devi sapere su Yes I Start Up
Scopri le cinque caratteristiche di Yes I Start Up
1. È totalmente finanziato
Yes I Start Up è un corso di formazione all’autoimpiego totalmente gratuito promosso e curato dall’Ente Nazionale per il Microcredito su tutto il territorio nazionale e che si rivolge ai Neet, ragazzi tra i 18 e i 29 anni che non lavorano, non studiano e non si stanno formando professionalmente. “Con questo corso diamo la possibilità ai giovani che vogliono fare impresa di mettere a fuoco la loro idea imprenditoriale e di conoscere tutte le fasi necessarie per progettare e dare vita alla loro attività”, spiega Giovanni Aricò, docente dei corsi Yes I Start Up in Calabria.
2. Ognuno viene seguito sul suo personale progetto
Il corso dura 80 ore, così divise:
- 60 ore: una prima fase di formazione all’autoimpiego. “Gli argomenti affrontati in questo corso sono inizialmente di carattere generale, si determina il perché del corso e che cos’è un’idea d’impresa”.
- 20 ore: una fase finale personalizzata, in cui lo studente è seguito, individualmente o in un gruppo di massimo 3 persone, nella definizione del suo progetto. “Dopodiché si entra nel merito degli argomenti necessari a capire come si costruisce un progetto, ossia come mettere in campo il prodotto-servizio che vuole realizzare il giovane”, continua Aricò, spiegando poi il contenuto dei vari moduli.
3. Nulla viene lasciato al caso
Le materie trattate rendono gli studenti capaci, a fine percorso, di avere una panoramica chiara delle scelte da fare per aprire la propria startup.
“Si affrontano le problematiche collegate al mercato di riferimento, ad esempio chi sono i concorrenti già esistenti in quel settore; successivamente si procede alla sezione relativa all’ investimento, quindi quali sono dettagliatamente tutte le operazioni che il giovane imprenditore deve fare; poi abbiamo la fase della cantierabilità dell’iniziativa, ossia si valutano tutte le procedure che servono per rendere operativa l’idea, se sono necessarie autorizzazioni particolari a livello regionale o comunale, se la sede è in regola e idonea all’esercizio dell’attività e così via”.
La sezione finale è relativa al cosiddetto conto economico, quindi “i costi necessari per gestire l’impresa: si insegna come gestire e valutare i costi relativi agli affitti, ai dipendenti, alle utenze, gli ammortamenti, e tutte le altre spese di gestione da tenere in considerazione per avere un effettivo rendimento”.
L’ultimo tassello è quello della valutazione economico-patrimoniale: “in parole povere quale sarà il totale dell’investimento, quanto verrà richiesto in agevolazioni e quali saranno i mezzi propri messi in campo dal giovane”.
4. Si impara a fare il business plan della propria idea d’impresa
Il business plan è un documento scritto che contiene l’idea imprenditoriale, quindi il tipo di attività che si vuole aprire, indicando gli studi effettuati e le esperienze lavorative per determinare la fattibilità del progetto. I corsi Yes I Start Up guidano i giovani proprio nella creazione di questo documento, che servirà poi per presentare la propria idea e richiedere un finanziamento. “Il business plan è sempre in evoluzione: è fondamentale per la creazione di un’impresa ma non è il punto di arrivo. Infatti dal giorno dell’avvio dell’attività si deve già pensare a modificarlo per poter crescere, ad esempio per effettuare altri investimenti, acquistare merci o assumendo nuovi dipendenti”, continua Aricò, sottolineando che il business plan può essere sempre implementato e presentato per ulteriori finanziamenti.
5. Ti fa capire quello che vuoi diventare veramente
Oltre a trasmettere le competenze necessarie a realizzare un progetto imprenditoriale il corso serve soprattutto ai ragazzi per capire se mettersi in proprio è veramente ciò che si vuole.
“C’è chi dice di voler fare impresa ma non ha ancora idea di cosa significhi, il corso è anche un mezzo per capire se quella è la strada giusta”, dice Aricò, sottolineando che il requisito fondamentale per il successo è la grinta dei ragazzi. “Il consiglio che do ai giovani è quello di partecipare buttandocisi anima e corpo, dimostrando di avere la volontà di realizzare il proprio sogno. Bisogna crederci fino in fondo: con l’aiuto dei docenti e dei tutor, la propria impresa è qualcosa che si può realizzare”.