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La storia di Marco Gabizon

18 maggio 2020

“Ho aperto il mio atelier in via dei Greci, nel centro di Roma, per fare abiti e camicie da uomo su misura”: chi racconta la sua storia è Marco Gabizon, 30 anni, che ha aperto la sua attività in una delle caratteristiche vie della capitale, tra Piazza del Popolo e Piazza di Spagna.
Come ricevere un finanziamento con SELFIEmployment
“Avevo bisogno di un finanziamento, ma non potendo offrire garanzie reali le banche non avrebbero finanziato il mio progetto. Dunque mi sono rivolto all’Ente Nazionale per il Microcredito ed informandomi presso i suoi uffici, ho capito che avevo le caratteristiche per rientrare nel progetto SELFIEmployment: rispetto al microcredito tradizionale offre finanziamenti agevolati ai giovani tra i 18 e i 29 anni che vogliono fare impresa.”
Yes, I Start Up: il corso gratuito per l’autoimprenditorialità
“Oltre a questo, mi è stata anche presentata la possibilità di partecipare a Yes I Start Up, un corso gratuito nel quale vengono fornite le basi per aprire una propria attività e un aiuto concreto nello stilare un business plan, ossia un piano d’impresa in cui si analizzano tutti i dettagli della tua idea, dai punti di forza, al mercato di riferimento e ai competitor”, continua Marco. “È un passaggio molto importante, un processo in cui riesci a tirare fuori soluzioni e a capire dove la tua idea può essere migliorata, determinandone la fattibilità economica.
A volte un’idea può risultare molto bella, ma quando poi scopri che i numeri non sono dalla tua parte capisci che il progetto non è concretamente realizzabile”, spiega il giovane, sottolineando che in sede di valutazione della domanda di finanziamento, che viene presentata ad Invitalia, la partecipazione a Yes I Start Up è un fattore che incrementa il punteggio e che aumenta le possibilità di un esito positivo. 
Come creare un buon business plan con i corsi di Yes, I Start Up
Durante il corso Marco ha perfezionato il business plan e ha deciso su cosa puntare e cosa invece lasciare in secondo piano, cercando di creare un format che risultasse unico.
“La particolarità della mia attività sta nel fatto che la mia non è una vera e propria sartoria bensì un atelier in cui svolgo un’attività di design”, spiega il giovane imprenditore. “Io disegno i modelli, prendo le misure ai clienti e personalizzo al 100% il capo, avvalendomi di sartorie esterne”.
Marco ha cercato di mettere insieme le figure del sarto, del designer e del consulente estetico, non limitandosi a creare un prodotto, l’abito in questo caso, ma andando ad offrire un servizio a 360 gradi. “Con il cliente studiamo l'utilità del capo che dovrà indossare: io cerco di entrare in empatia con la persona che ho davanti, di capire se è riservata o estroversa, che necessità ha, in che ambito lavora. Da lì poi sviluppiamo appunto i vari outfit specifici per quell'occasione, soddisfando tutte le esigenze del caso”.
Come nasce un’idea imprenditoriale
La passione di Marco per la sartoria è nata anni fa. “Terminato il liceo andai a lavorare come rappresentante di tessuti e accessori vari per alcune sartorie: passavo tantissimo tempo ad osservare i sarti lavorare e a farmi spiegare tutti i procedimenti.
Ero molto affascinato da questo mestiere, mi sono dedicato sempre di più alla scelta dei modelli, delle stoffe e dei materiali. Ad un certo punto ho sentito l’esigenza di tornare al passato e ricreare un ambiente che richiamasse le sartorie di una volta”.
Quello dell’abbigliamento non è un settore facile, soprattutto in Italia, e competere con i nomi più conosciuti può rappresentare una vera e propria sfida. “Non c’è competizione con le grandi catene che cercano di massimizzare i profitti. Ho scelto di aprire un Atelier e non un negozio, un salottino confortevole dove il cliente si possa sentire a suo agio e rilassarsi”.
Marco, che ha richieste anche dall’estero, dedica uno spazio esclusivo ai suoi clienti: “Ho cercato di rivolgermi ad un target piuttosto alto, professionisti, manager e imprenditori che mediamente hanno poco tempo a disposizione e un gran bisogno di abiti per occasioni diverse, così lavoro su appuntamento e con la massima elasticità cerco di incontrarli negli orari che preferiscono”.
Yes, I Start Up: tutte le competenze necessarie per diventare un imprenditore
Molto spesso chi non ha esperienza imprenditoriale può cadere nel rischio di sottovalutare aspetti importanti. “Aprire una propria attività è molto più complesso di quello che sembra perché c'è tanta burocrazia e un'enormità di costi da considerare: c'è bisogno di qualcuno che ti spieghi cosa significa affrontare tutto questo”, afferma Marco, confermando l’importanza dei corsi per  l’autoimprenditorialità.
La strada è sicuramente in salita, ma con costanza e dedizione si possono raggiungere grandi risultati. “Avere un'attività propria è una grande soddisfazione: è un po' come crescere un figlio, vedere che nasce, si sviluppa e comincia a camminare sulle proprie gambe”.