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Alla scoperta del mondo del lavoro digitale con Anpal, Unioncamere e Google

27 novembre 2020 - 15:00 - Alla scoperta del mondo del lavoro digitale con Anpal, Unioncamere e Google

27 novembre dalle ore 15:00 alle ore 15:50

Il webinar è stato introdotto da Pietro Orazio Ferlito di Anpal, che ha sottolineato come il punto di forza di Crescere in Digitale sia in particolare “quello di coniugare, in un settore in grande espansione come l’Information and Communication Technologies, misure di formazione mirata e misure di accompagnamento al lavoro, attraverso lo svolgimento di tirocini. Un collegamento stretto con il mondo produttivo che costituisce un elemento molto importante e che ha prodotto risultati lusinghieri”. 
Crescere in Digitale è infatti considerato un progetto di eccellenza, finalista nel 2016 all'European Digital Skills Award. È stato rifinanziato per la seconda edizione 2018-20 con una dotazione di circa 20 milioni a valere sul Programma operativo nazionale Fse “Iniziativa occupazione giovani”.

I numeri di Crescere in Digitale
Nel corso del webinar, Carmine Nigro - country manager di Crescere in Digitale – ha evidenziato i numeri che misurano il successo del progetto: “È riservato ai giovani che non studiano e non lavorano dai 15 ai 29 anni, che prima devono iscriversi a Garanzia Giovani. Il corso online di 50 ore è sempre disponibile sulla piattaforma. Chi supera il test finale accede al laboratorio di orientamento, matching e colloquio con le aziende. Coloro che superano questa seconda fase possono partecipare al tirocinio. Per la seconda edizione sono 5mila quelli finanziati”.
Nigro ha spiegato che “sono oltre 10mila le imprese che hanno aderito e più di 143mila i giovani Neet iscritti. Tra coloro che hanno svolto il test finale, 15mila lo hanno superato e oltre 6mila hanno partecipato ai 162 laboratori organizzati”. Sono invece “3.710 i tirocini attivati finora. Ma soprattutto il 53% dei ragazzi coinvolti in una politica attiva del progetto ha ottenuto un contratto di lavoro”.
Un successo che si spiega con la forte domanda di figure professionali qualificate che c’è in Italia: “Secondo il Digital Economy and Society Index del 2020 – ha precisato Nigro – il nostro Paese è al 28° posto in Europa per capitale umano specializzato nel digitale. Solo 1/3 delle Pmi sono attive sul web e solo 1/5 utilizza i social media per il business. Inoltre sfruttiamo appena il 10% del potenziale digitale per la nostra economia”.
Insomma, in questo campo c’è un grande vuoto da colmare che può portare alla creazione di tantissime opportunità occupazionali.
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