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null La storia di Alessia Zito

La storia di Alessia Zito

27 de gener 2021

I suoi migliori amici? Yes I Start Up e SELFIEmployment
«Milù Pet Shop nasce per la vendita al dettaglio di articoli per animali, accessori
ma anche alimenti. I “clienti” più comuni sono cani e gatti, ma capitano anche piccoli animali come pesciolini o roditori. Il mio obiettivo, oltre a garantire prodotti noti e presenti in tutti i negozi, è quello di avere sempre elementi ricercati e nuovi, di coccolare un po' il cliente e accoglierlo al meglio con articoli selezionati e servizi di qualità.” Alessia è la titolare del negozio di animali aperto proprio un anno fa a Mansuè, in provincia di Treviso. “Milù è la mia cagnolina, la fonte d’ispirazione di questo progetto di attività».
Come è nata la tua idea?
«Fin da piccola ho sempre avuto un debole per il mondo degli animali.
Terminati gli studi dopo il diploma di maturità ho trovato subito lavoro in un pet shop, lì ho scoperto che oltre alla passione per gli animali mi piaceva anche la figura professionale della commessa, ho capito che era il lavoro che faceva per me perché la relazione col cliente mi dava soddisfazione. Ho pensato: “Voglio realizzare il mio sogno con le mie condizioni, se non lo faccio ora che sono giovane, non lo faccio più!”».
Quali sono stati i tuoi primi passi?
«Avevo bisogno di un sostegno perché sapevo che da sola non sarei riuscita
a fare questo salto, ma l’idea di pesare sulle spalle dei miei genitori non mi piaceva. Così ho concentrato la mia ricerca su soluzioni e agevolazioni per i giovani che vogliono fare impresa. Cercando online ho scoperto il corso di Yes I Start Up dell’Ente Nazionale Microcredito, che dava la possibilità di seguire gratuitamente delle lezioni mirate alla creazione di un piano di impresa basato sulla propria idea, per poi eventualmente presentarlo per richiedere un finanziamento al fondo SELFIEmployment».
Come ti hanno aiutata i corsi di Yes I Start Up?
«Il corso è stato utilissimo. Mi sono trovata insieme ad un gruppo di giovani come me con tante idee diverse, un’importante fonte di spunti e anche uno strumento per risolvere i miei dubbi. I docenti sono stati bravissimi: hanno evidenziato le criticità della mia idea e grazie a loro ho concluso il corso avendo il quadro organizzativo ed economico ben chiaro. Abbiamo calcolato insieme tutti i preventivi e le spese che avrei dovuto affrontare, quanto effettivamente mi sarebbe servito per poter aprire il mio negozio».
Come funziona il fondo SELFIEmployment?
«Presentando il business plan messo a punto durante il corso c’è la possibilità
di fare domanda per accedere a questo fondo, gestito da Invitalia, che eroga prestiti agevolati fino a 50.000 € senza richiedere alcuna garanzia reale. Al giorno d’oggi non è affatto semplice, specialmente per noi giovani, ottenere un prestito di questo tipo senza vincoli o senza un genitore che garantisca per te. Ci ho provato subito ed ho ottenuto il finanziamento agevolato.
Sono stata seguita durante tutto il percorso da un tutor, che mi ha supportata
in ogni passaggio, soprattutto nella compilazione della domanda e nella preparazione della documentazione necessaria. Mi sono trovata benissimo e credo che questo servizio di accompagnamento sia un sostegno veramente importante».
Hai inaugurato il tuo negozio poco prima del lockdown, come hai affrontato
quel periodo?

«Ho aperto il 2 febbraio 2020 e il primo mese è stato bellissimo e molto soddisfacente.
Poi purtroppo, appunto, la pandemia. Non è stato facile: avendo appena aperto dovevo creare un rapporto con i miei clienti e accoglierli al meglio, invece mi sono trovata con guanti e mascherina ad un metro di distanza. Mi sono messa in moto facendo le consegne a domicilio anche nei comuni limitrofi e questo servizio è stato molto apprezzato. In più le limitazioni agli spostamenti hanno fatto sì che in un modo o nell’altro le persone venissero a conoscenzandel mio negozio cominciando a rifornirsi qui. In quel momento mi sono chiesta se fossero lì per le restrizioni oppure per scelta, poi però quando le ho viste tornare anche dopo il lockdown ho capito che si erano trovate bene ed è stata una grande soddisfazione!».
Farsi conoscere: cosa ha funzionato per te?
«Io mi affido molto ai social. Vengo seguita da professionisti che curano la parte
grafica, elemento importantissimo. In programma c’è anche un e-commerce, ma per ora i clienti mi hanno comunque raggiunta facilmente tramite Facebook e Instagram. Quando sono interessati ai prodotti riusciamo ad organizzare le spedizioni e fargli arrivare ciò che desiderano. Ho fatto tanta pubblicità cartacea, tra volantinaggio, locandine e buoni sconto».
La parte più bella del tuo lavoro?
«È un lavoro dinamico che mi tiene costantemente attiva e al tempo stesso è un’attività molto creativa. Gran parte dei clienti non entra nel mio negozio solo per prendere il sacchetto di mangime ma anche per chiedere consiglio e raccontare del loro animaletto. Amo il rapporto con loro: risolvere un problema, per quanto semplice possa essere, o esaudire le loro richieste è una soddisfazione per me, mi rende felice. In più io cerco di dare sempre il meglio e far sentire ogni cliente seguito al 100%».
Quali sono i consigli che daresti a chi, come te, vuole avviare un’impresa?
“Valutare attentamente tutti gli aspetti della propria idea e farsi aiutare da dei professionisti. Essendo giovani è molto facile farsi prendere dall’euforia e poi demoralizzarsi, l’esperienza di una figura professionale che ti guida è fondamentale per capire quali sono i punti di forza e gli aspetti critici della tua idea di impresa. Ci vuole tanta serietà: bisogna essere responsabili e riconoscere i propri limiti, capire quando affidarsi a persone più competenti. È proprio per questo che consiglierei il mio percorso con YES I Start Up e SELFIEmployment. Bisogna approfittare dei bandi e dei fondi che ci offre lo Stato, ci sono tutte le condizioni giuste per provarci e realizzare i propri sogni. Ogni volta che qualcuno entra nel mio negozio e mi chiede quanti anni ho, io gli racconto subito dei due progetti. Li rifarei centomila volte!”.